
Gianluca M.
Ottimizzazione SEO 2018: vale ancora la pena investirci?
La Search Engine Optimization più comunemente definita SEO, fa parte dell'ampio Web Marketing e può essere definita come l’insieme delle strategie attuate all’interno di un sito web, per farlo esprimere al meglio sui motori di ricerca.
L'evoluzione negli anni dell'algoritmo di calcolo/verifica di Google (motore di ricerca da anni leader sul mercato: 80,5% gli utilizzatori da Desktop, 95,9% quelli da Mobile), i nuovi strumenti di marketing a disposizione (Google e Facebook ADV), i grandi portali multinazionali (Booking, Casa.it, ecc..), hanno portato molte persone a pensare che l'attività di "ottimizzazione SEO" di un sito web, fosse ormai roba vecchia ed inutile.
Ma le cose stanno davvero così? E soprattutto: ha ancora un senso perseguire questa strada?
Bene! Proviamo a rispondere a queste domande.
Si può affermare con certezza, che l'attività SEO non è affatto morta, ne tantomeno inutile.
La strategia attuativa da mettere in campo, per farla rendere al meglio, è certamente cambiata e si è evoluta negli ultimi anni.
Va detto infatti, che deve essere inserita in un programma di web marketing completo e mirato.
Parlando con i numeri (il marketing è numeri, non chiacchere), a coloro che propongono SOLO ed ESCLUSIVAMENTE campagne a pagamento per i loro clienti (Advertising: Facebook/Google), esponiamo alcuni dati rilasciati pochi mesi fa da Google: da dispositivi mobili il 40,9% delle ricerche Google finiscono in un click organico (non a pagamento), il 2% generano un click a pagamento e il 57,1% non ha alcun click.
Da desktop invece, il risultato SEO è addirittura maggiore: il 62% delle ricerche genera un click su risultato organico, il 2,8% su uno a pagamento e il 35% non ha click.
Questo ti fa capire come le ricerche Google non siano affatto scomparse! Anzi, ogni giorno nel mondo vengono effettuate oltre 4 miliardi di ricerche.